un reading di e con:
FIAMMA NEGRI e GIUSI SALIS
Il racconto delle migrazioni è ormai un esercizio quotidiano per politici, associazioni, organizzazioni sindacali, cittadini. Ma questo racconto cambia a seconda del punto di vista, rappresentando una realtà diversa della stessa storia.
Il linguaggio manipola la realtà in modo funzionale agli scopi di chi racconta, il linguaggio crea visioni e tratteggia persone ed eventi con più o meno oggettività, il linguaggio non è mai casuale, anche quando sembra sgangherato e paradossale.
La storia vera di Ahmed, un ragazzo profugo dal Mali, diventa il pretesto per un gioco che ci spinga a pensare un linguaggio nuovo.
Sulle orme degli “Esercizi di stile” di Raymond Queneau, con ironia e leggerezza racconteremo questa storia con i linguaggi dei diversi “attori” che per i più disparati motivi, a proposito ma più spesso a sproposito, si trovano a parlare di immigrazione.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito delle attività del Meeting Internazionale Antirazzista 2015, in collaborazione col laboratorio “L’inizio del Viaggio” a cura di Atlante delle Guerre e dei Conflitti